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Risultati

I principali risultati della ricerca clinica di ABC Study

  • 1992

    Inizia lo studio ABC sulla malattia cardiaca

  • 1997

    Si osserva che il tasso di escrezione di albumina (marcatore di disfunzione endoteliale) aumenta durante un infarto del miocardio acuto e che questo preannuncia una mortalità precoce (pazienti ricoverati).

  • 2003

    Si osserva che la presenza di proteina C-reattiva (infiammazione) nell'infarto del miocardio acuto è associabile a scompenso cardiaco e mortalità.

  • 2008

    Si osserva l'associazione tra escrezione di albumina nell'infarto del miocardio acuto e la mortalità a lungo termine (7 anni).

  • 2009

    Si osserva come la fibrillazione atriale durante un infarto del miocardio acuto è associata a morte improvvisa in un follow-up di 7 anni.

    Si osserva come una bassa dose di digitale durante il trattamento dell'infarto del miocardio acuto protegga da morte improvvisa a lungo termine (7 anni).

  • 2012

    ABC-1 Study on Heart Disease.

    I quattro fattori del modello ABC, ossia tasso di filtrazione glomerulare stimato, tasso di escrezione di albumina e creatinina, storia di angina, precedente infarto del miocardio, migliorano le possibilità di previsione di altri modelli incentrati sulla sopravvivenza priva di eventi su lungo termine.

  • 2014

    ABC-2 Study on Heart Disease.

    Si osservano identificatori clinici per la mortalità a lungo termine (12 anni) a seguito di sindrome coronarica acuta utili a pronosticare, a educare il paziente e a modificare i fattori di rischio. Si evidenzia come un'analisi delle cause di morte portino a una migliore  valutazione del rischio.

  • 2016

    ABC-3 Study on Heart Disease.

    Si evidenzia come il rischio di mortalità a lungo termine sia differente tra donne e uomini con sindrome coronarica acuta di crescente gravità. Il sesso del paziente appare come modificatore di effetto per scompensi cardiaci e mortalità cardiovascolare.

  • 2018

    ABC-4 Study on Heart Disease.

    Lo studio a lungo termine ha dimostrato come nei pazienti con sindrome coronarica acuta si rilevi una più alta incidenza di tumori maligni rispetto al resto della popolazione.

  • 2019

    ABC-4 Study on Heart Disease.

    Si osserva come l'insorgenza di neoplasia e la mortalità sono associate indipendentemente a bassi livelli di base di colesterolo totale e livelli di LDL-C nel plasma al momento del ricovero per sindrome coronarica acuta.

    ABC-5 Study on Heart Disease.

    I livelli di lipidi nel plasma durante la SCA, collegamento con indice di mortalità in 20 anni. Studio prospettico di tre centri su un campione di pazienti reali non selezionati ha dimostrato che i livelli di base di colesterolo totale, LDL, HDL e trigliceridi nel plasma al momento della SCA non sono sempre associabili a una mortalità globale a lungo termine. Si è osservata un'associazione inversa tra livelli di colesterolo totale, LDL e mortalità non cardiovascolare. I risultati sono coerenti con la misurazione dei lipidi al ricovero in ospedale e dopo una settimana di ospedalizzazione. Inoltre, l'associazione osservata sembra essere per lo più indipendente dai trattamenti dei lipidi, il che suggerisce che il problema relativo alla prognosi sia collegato ai livelli di lipidi di per sé.

  • 2020

    ABC-5 Study on Heart Disease.

    I livelli di lipidi nel plasma durante la SCA, collegamento con indice di mortalità in 20 anni. Il presente studio prospettico a lungo termine ha rivelato che i livelli di base di lipidi nel plasma durante la sindrome coronarica acuta non sembrano essere associati con una mortalità globale a lungo termine. Si osserva solamente una correlazione inversa tra TC e LDL e mortalità non cardiaca.

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