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I benefici dell’attività fisica e la prevenzione: i consigli del cardiologo-ricercatore Giuseppe Berton

Oltre all’influsso di stress e fattori psicologici (qui l’articolo), in termini di prevenzione è bene tenere presente anche quelli che sono i benefici portati con sè dall’attività fisica.

A sostenerlo è il dottor Giuseppe Berton, stimato cardiologo che lavora all’ospedale di Conegliano, dove ha fondato anche l’ABC (Adria, Bassano, Conegliano and Padova Hospitals) Study on heart disease Association-Foundation-ONLUS con sede all’Ospedale de Gironcoli. 

La Fondazione nella nuova sede, porta anche avanti da numerosi anni un progetto di ricerca in collaborazione con la Regione del Veneto e l’Ulss2 di Treviso, per lo studio della malattia coronarica e l’insorgenza di tumori. Questo progetto punta molto sulla prevenzione e sull’ambiente come fattori protettivi della salute.   

Secondo il dottor Berton, infatti, l’attività fisica ha un’influenza benefica per quanto riguarda la prevenzione, in generale e in particolare in ambito cardiovascolare.

Un concetto noto, ha osservato il medico il quale, però, ha aggiunto che “invece è meno conosciuto il modo in cui comportarsi nel concreto”.

Il cardiologo, a tal proposito, ha citato le linee guida tracciate dall’Istituto Superiore di Sanità, con cui si è dimostrato totalmente concorde con la raccomandazione generale “di fare qualsisi attività fisica fuorché una vita sedentaria”.

Ad esempio, è stato indicato di eseguire quotidianamente un esercizio lieve, come può essere la camminata: 15, 20 fino a 30 minuti è la tempistica consigliata, da eseguire meglio ogni giorno, o almeno 3-4 volte alla settimana. 

Già questa semplice attività di base, infatti, se fatta con regolarità, ha un’azione benefica su molte attività del nostro organismo, inclusa quella antinfiammatoria. Inoltre mantiene basso il livello del battito del cuore: più basso è e meglio è, quindi da un punto di vista medico è preferibile avere una frequenza cardiaca bassa poiché, se il battito è tranquillo, allora la salute è migliore e l’attività fisica stessa favorisce tale condizione.

A tal proposito, il dottor Berton ha ricordato che uno dei suoi primi incarichi da medico-ricercatore ha riguardato l’analisi della frequenza cardiaca in un gruppo di ciclisti nel periodo di regolare allenamento e nel periodo sedentario senza allenamento.

L’analisi ha mostrato che sia il battito cardiaco che la pressione arteriosa risultavano essere entrambi più bassi nel periodo di allenamento ciclistico e più elevati nel periodo di sedentarietà.

Quindi è facile comprendere come il movimento sia protettivo ad esempio verso l’ipertensione arteriosa e, in generale, verso lo “stress cardiaco”.

L’attività fisica, inoltre, aiuta a migliorare molte altre situazioni come il sovrappeso, il diabete mellito, fa diminuire l’uso del fumo, è un ottimo antistress e il miglior cosmetico.

“Non occorre che l’attività fisica sia intensa – ha dichiarato il dottor Berton – ma ciò che conta è che sia regolare: da qui nasce il beneficio”.

Il dottor Berton ha poi sottolineato la differenza tra il concetto di “attività isometrica” e “attività isotonica”: nel primo caso riguarda attività come il sollevamento pesi, considerata “non molto benefica per il cuore”, mentre nel secondo caso si tratta di un’attività “più benefica, come camminare, correre, sciare, andare in bicicletta, nuotare, il nordic walking, la danza e tutto ciò che implica il movimento muscolare”.

Attività fisica che, tra i vari benefici, ha concluso il dottor Giuseppe Berton, viene associata a un minor rischio di malattia sia cardiovascolare che tumorale.

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